La Telemedicina

La Telemedicina

Anche se il personaggio di Alberto Sordi nel film il Medico della mutua sembra averla inventata già nel 1968, la letteratura scientifica ha iniziato a parlare di telemedicina solo nei primi anni del nuovo millennio.
Anche se già nel 2007 esistevano già un centinaio di definizioni diverse, più in generale si può parlare di telemedicina con l’archiviazione, conservazione e trasmissione (tramite diverse vie di comunicazione) di dati personali e informazioni sulla salute dei pazienti che facilitano la loro interazione con il personale sanitario e le relative diagnosi.
Con la diffusione sempre più capillare di pc, tablet e smartphone il potenziale della telemedicina è andato oltre la possibilità di fare visite periodiche con pazienti che vivono in aree rurali o periferiche e con persone impossibilitate a muoversi per vincoli fisici, lavorativi o economici.
Oggi più dell’80% dei cittadini dell’Unione europea tra i 16 e i 74 anni ha un accesso stabile a internet e quindi la possibilità di usufruire da remoto di visite che sempre più studi confermano avere la stessa qualità di quelle tradizionali, specialmente per le malattie croniche che richiedono frequenti controlli periodici.
L’esempio migliore è quello del diabete, la prima patologia a cui è stato applicato anche il concetto di patient empowerment per l’importanza dello stile di vita dei pazienti e del loro ruolo di primo piano nella gestione della propria salute.
Un altro vantaggio è l’abbattimento dei costi della visita, sia per il paziente che per la collettività. La telemedicina è destinata a diventare il perno di una sanità del futuro che sia più efficace, efficiente e centrata sul paziente paziente, facilitando la sua interazione con il personale sanitario.
A ulteriore conferma di quanto scritto è arrivata l’approvazione da parte del Consiglio Nazionale della FNOMCeO che nella riunione del 6 marzo 2021 del nuovo articolo 78 del Codice di Deontologia Medica e Linee di indirizzo applicativo per la telemedicina.
In ambito professionale questo è, a oggi, il riferimento deontologico a cui dobbiamo improntare il nostro comportamento.
4.3.2021_ART._78_E_INDIRIZZI_APPLICATIVI_2__versione

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